Sovereign Order of the Hospitallers of ST John of Jerusalem

Knights of Malta - O.S.J


Foundation FEDUCA and its financial partners, Sovereign Order of the Hospitallers of ST John of Jerusalem - Knights of Malta - O.S.J, are always seeking to assist human needs, looking for solutions and offering its services and support with the highest humanitarian purpose.

Fundación FEDUCA y sus socios financieros tales como Soberana Orden de los Hospitalarios de San Juan de Jerusalem, Caballeros de Malta O.S.J. siempre tratando de ayudar a las necesidades humanas, buscando soluciones, ofreciendo sus servicios y apoyo con el más alto propósito humanitario. 
 


Storia dell'Ordine


The Sovereign Military Hospitaller Order of St. John of Jerusalem of Rhodes and of Malta, better known as the Sovereign Order of Malta, has a two-fold nature. It is one of the most ancient Catholic Religious Orders, founded in Jerusalem in around 1048. At the same time it has always been recognised by nations as an independent subject of international law. The Order’s mission is summed up in its motto “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”: nurturing, witnessing and protecting the faith (tuitio fidei) and serving the poor and the sick representing the Lord (obsequium pauperum).
 

Sovereign Order of the Hospitallers of ST John of Jerusalem - Knights of Malta - O.S.J

Le vicende storiche e giuridiche del Sovereign Order of the Hospitallers of St. John of Jerusalem Knights of Malta O.S.J
Le imprese dei Cavaleri del Sovrano Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusaleme - Cavalieri di Malta rappresentano a tutt'oggi una delle pagine di più fulgido esempio di coraggio e devozione della storia.

Tutto ebbe inizio all'incirca nel 1048, quando il Venerabile Gerardo parti da Amalfi con altri confratelli per recarsi in Terra Santa a portare soccorso ai pellegrini.

Essi construirono, con il permesso del Califfo di Gerusaleme, Munstasir Billah, un ospizio (dedicato a San Giovanni) presso il Santo Sepulcro, cui trovavano ricovero non solo i membri della comunità cristiana, ma chiunque avesse bisogno di cure e sostamento independentemente dal proprio credo.

Seguirono la construzione di una capella dedeicata alla Santa Vergine, nota più tardi come Santa Maria dei Latini, "la Grande", e l'edificazione di due ospedali, uno pe ciascun sesso.

Quando il fervore fondamentalista religioso prese il soppravento sulla sana spiritualità e sforciò nelle ben note Crociate, allora gli "Ospedalieri" affiancarono all'impegno umanitario anche quello difensivo, divenendo in tal modo un Ordine, non solo umanitario, ma anche guerriero.

Nel 1099, in segno di riconoscenza per le cure prestategli nell'ospedale consacrato a S. Giovanni Battista, Goffredo di Buglione, a capo della prima Crociata, fece dono all'Ordine dei suoi possedimenti di Montboire in Brabante (Belgio), presto seguito da altri Principi crociati - come per esempio Ruggero di Sicilia - che contribuirono all arrichire l'Ordine grazie a queste donazioni.

Nel 1104, Baldovino I, re di Gerusalemme, riconobbe l'Ordine ospedaliero come organizzazione internazionale.


Nel 1113, con la Sua Bolla " Piae Postulatio ", il Papa Pasquale II diede anche la Sua approvazione ufficiale all'Ordine, il quale assunse così la denominazione di Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme, avente come emblema la croce a otto punte ( come otto sono le Beatitudini, già simbolo di quella Amalfi da cui mossero i primi membri fondatori ) e come motto " Pro Fide, pro utilitate Hominum ".

Il 3 settembre 1120 morì il Venerabile Gerardo. A capo dell'Ordine venne eletto Raimondo de Puy, il quale si attribuì l'appellativo di Gran Maestro.

A partire da quel momento, quindi, tale denominazione continua a indicare il vertice del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta.

Gli atti di generosità compiuti dai Cavalieri erano e sono tuttora indistintamente rivolti a tutti: chiaro esempio ne è la vicenda verificatasi nel 1187. In quell'anno, Gerusalemme capitolò in mano ottomana e a dieci Cavalieri fu permesso di rimanere in città per prendersi cura dei Cristiani che non erano stati in grado di pagare le dieci corone che il Saladino aveva fissato come prezzo per la libertà ( e che fino a esaurimento dei propri averi erano state pagate dall'Ordine ). Le lodi di questa loro attività al servizio dei bisognosi di qualunque Fede furono tali che giunsero alle orecchie del Saladino, il quale volle verificarne di persona la consistenza.

Si travestì quindi da mendicante musulmano e si presentò alla porta dell'ospedale. Gli furono subito offerti ricovero e cibo. Accettò sì il primo, ma si rifiutò di mangiare per due giorni. Il terzo mattino, gli fu chiesto che cosa volesse da mangiare, ed egli rispose che avrebbe gradito la coscia del cavallo preferito del Gran Maestro. Senza titubanza, il Gran Maestro diede l'ordine di accontentare l'ospite, il quale, proprio prima che venisse effettuato il taglio, intervenne dicendo che il suo appetito era già stato soddisfatto dalla volontà di volerlo accontentare in ogni modo.

Rimasti a Gerusalemme sino al 1187 ( per circa un secolo ), i Cavalieri - sempre compiendo atti benemeriti di carità e al tempo stesso di coraggio guerriero - cambiarono in seguito sede diverse volte. Nel 1292 ottennero finalmente asilo da parte del Principe di Lusignano nell'isola di Cipro, ove rimasero sino al 1310, anno in cui si trasferirono nell'isola di Rodi. Il periodo ivi trascorso fu uno dei momenti di maggiore splendore culturale e politico dell'Ordine, così come testimoniato dall'architettura dell'isola, la quale deve proprio all'attività dei Cavalieri la sua bellezza.

Il 18 dicembre dei 1522, il Sultano Solimano il Magnifico, capo dei Turchi, scacciò i Cavalieri da Rodi. Dapprima essi si rifugiarono a Candia, poi in Sicilia, quindi a Roma. Avuta infine la sede a Viterbo, ricoverarono la loro potente e temuta flotta a Nizza.

Nel 1530, su intercessione di Papa Clemente VII, già Cavaliere e Priore dell'Ordine a Capua, l'imperatore Carlo V, con sua Bolla del 24 marzo, donò ai Cavalieri ( allora guidati dal 42° Gran Maestro de l'Isle-Adam ), che avevano respinto l'assedio turco, le isole melitensi di Malta, Gozo e il feudo di Tripoli, ponendole sotto la sovranità dell'Ordine, e ciò in cambio di un simbolico " falcone " da consegnare ogni anno al re di Sicilia.

La sovranità dell'Ordine fu in seguito riconosciuta da tutte le Corti europee, compresa quella pontificia ( si veda la Bolla papale del 25 aprile 1530 ), presso le quali intratteneva le più ampie relazioni diplomatiche, comprensive anche della presenza di Ambasciatori.

Grazie a ciò, l'Ordine aggiunse alla propria la denominazione quella di ' Cavalieri di Malta ', che, ancor oggi, è quella che più comunemente viene utilizzata e spesso usurpata da altre organizzazioni le cui origini sono ben lontane dal periodo in cui le isole di Malta erano dominio dei Cavalieri.

La potenza e la gloria di cui si ricopri l'Ordine nei due secoli che seguirono furono tante che gli valsero i più diversi e prestigiosi riconoscimenti onorifici di quei tempi.

La "conquista" da parte di Napoleone delle isole di Malta, conseguita alla resa senza condizioni del Gran Maestro von Hompesch ( 12 giugno 1798 ), provocò la diaspora dei Cavalieri, la maggior parte dei quali (oltre il novanta per cento ) si rifugiò in Russia dove, già dal gennaio 1797, l'Ordine ( documento a firma di Sua Maestà Imperiale lo Zar Paolo I e Sua Altezza il Principe Sovrano Gran Maestro dell'Ordine, Emanuele principe Rohan de Polduc, ratificato il 26 agosto 1797 a Malta e il 29 novembre 1797 a San Pietroburgo) era riconosciuto " in perpetuo " come sovrano anche dall'impero russo (con il quale aveva intrapreso relazioni diplomatiche e aveva fondato un Priorato di Russia a San Pietroburgo, sotto la protezione dello Zar Paolo I).

Il 26 agosto si riunivano a San Pietroburgo i Cavalieri del Gran Priorato di Russia, con i Cavalieri di altre Lingue e di altri Gran Priorati e Priorati dell'Ordine ivi giunti.

Con apposito voto e manifesto essi dichiararono ufficialmente la decadenza del Gran Maestro Ferdinando von Hompesch e si considerarono sciolti dal vincolo di obbedienze a lui. Invitavano gli altri Gran Priorati e Priorati a unirsi nella loro azione, nella già presa determinazione di confidare nella protezione dell'Ordine da parte di S. M. I. lo Zar Paolo I.

Il 27 ottobre 1798 i Cavalieri presenti a San Pietroburgo, congiuntamente ai Cavalieri del Gran Priorato di Russia, del Priorato di Germania e del Priorato di Polonia ed anche per i Cavalieri che non avessero potuto aderire, proclamavano ed eleggevano S. M. I. lo Zar Paolo I, al quale anche il Pontefice Pio VI aveva inviato una supplica affinché si facesse garante del futuro dell'Ordine e di quanto lo stesso rappresentava per l'Europa, quale 70° Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Il 13 novembre 1798 dello stesso anno lo Zar accettava. Il successivo giorno 21 lo Zar istituiva, da San Pietroburgo, le Commende Ereditarie dell'Ordine in Russia, composte da due Gran Priorati ( l'uno cattolico e l'altro ortodosso ), comprendenti 249 Cavalieri di varie classi, gradi, e nazionalità ( Ukase nr. 19044 ).Questi, il 10 settembre 1798, riceveva i dignitari qualificati dell'Ordine a San Pietroburgo e proclamava la sua decisione di mantenere l'Ordine di San Giovanni nella integrità e dignità delle sue istituzioni, privilegi e onori. Il 3 ottobre 1798, il Priorato di Polonia si associava al voto e al manifesto. Il successiva giorno 23 anche il Priorato di Germania si associava. Sia il Priorato di Polonia che quello di Germania accettavano il proclama del 10 settembre 1798 e l'insediamento dell'Ordine a Pietroburgo, mentre i Cavalieri Francesi, dispersi per la soppressione degli Ordini in Francia non potevano aderire che isolatamente e in parte.

Nel frattempo, fuggito da Malta, von Hompesch si era rifugiato a Trieste, seguito da soli sedici Cavalieri. E' qui che, il 6 luglio 1799, lo stesso sottoscriveva l'atto di abdicazione raccomandando all'Imperatore, 70° Gran Maestro, le sorti dell'Ordine.

La nomina dello Zar, va sottolineato, trova la sua legittimità, fra l'atro, tanto nella accettazione da parte di von Hompesch ( anche se non giuridicamente necessaria ) quanto nell'approvazione della stessa da parte dei Gran Priori e del Capo della Chiesa Cattolica, Papa Pio VI ( Bolla " Pastoralium nobis " del 10 giugno 1799 ), il quale l'aveva a suo tempo ( 5 novembre 1798 ) caldeggiata per contrastare il crescente potere napoleonico: circostanza questa che porta discredito a tutti coloro i quali vogliono che la elezione dello Zar sia destituita di validità.

L'Ordine intanto aveva ricevuto altri importanti riconoscimenti. E' dei 1794 il trattato di alleanza e il reciproco riconoscimento con gli Stati Uniti d'America, rappresentati dal futuro presidente Monroe.

Dopo la morte dello Zar Paolo I, il figlio di questi, Alessandro I, confermò la protezione della Famiglia Imperiale all'Ordine ( 16 marzo 1801: " ... essendo desideroso di dare prova della nostra speciale benevolenza ed attaccamento nei confronti del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme farò tutto quanto in mio potere affinché esso Ordine sia mantenuto nei suoi diritti, onori, privilegi e proprietà... ' )senza assumere direttamente, per ragioni politiche, la dignità di Gran Maestro: egli preferì invece nominare il Feld-Maresciallo Conte Nicola de Soltykoff come Luogotenente Gran Maestro ( 16 marzo 1801 ), in attesa che i Cavalieri potessero rientrare in possesso delle Isole di Malta, come anche stabilito il 27 marzo 1802 dal Trattato di Amiens.

In tale data, infatti, le maggiori Potenze europee ( comprendenti quella Gran Bretagna che occupava le isole melitensi ) siglarono un Trattato nel quale si riconobbe, fra l'altro, lo " status quo ante " sulle isole maltesi: loro indipendenza e sovranità su di esse da parte dell'Ordine ( si veda l’articolo X, paragrafi 1,2,3,6,7, e l’articolo XXI ), sulla base di alcune condizioni: perpetua neutralità, indipendenza, sovranità, riconoscimento della Lingua Maltese ed elezione del successivo Gran Maestro al ritorno dei Cavalieri a Malta dopo il ritiro delle forze inglesi secondo i desideri dello Zar Alessandro I.

Tale Trattato, pur se ratificato, non fu però mai applicato né peraltro mai venne revocato. Da ciò si può trarre la logica e giuridica conclusione che esso sia ancora alla base dei diritti dell'Ordine, poiché il mancato esercizio di un diritto ( in questo caso la sovranità ed il possesso ) da parte del suo titolare per fatto indipendente dalla sua volontà non ne determina la decadenza.

Successivamente, con la sede dell'Ordine sempre a San Pietroburgo, gli zar continuarono a vegliare sull'Ordine. Lo zar Nicola I ordinò il restauro delle due cappelle ( la cattolica e l'ortodossa ) nel " Palais de Malte " a San Pietroburgo. Gli zar Alessandro II e Alessandro III, durante il loro regno, confermarono il diritto all'uso delle insegne dell'Ordine ai cavalieri ereditari ( fra i quali ai Troubetzkoi ). Alla morte di Alessandro II, nel marzo del 1881, la corona di Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme venne posta in posizione di grande onore ai suoi funerali. Lo Zar Nicola II autorizzò numerosi membri della sua famiglia ad accettare la dignità di Balì Gran Croce e autorizzò anche il « Corps des Pages » a fregiarsi della croce ottagonale dell'Ordine.

Nel frattempo, i pochi Cavalieri rimasti in Italia e che avevano scelta la protezione papale, si riunirono sotto la direzione dei Principe Tommasi, il quale si autonominò loro Gran Maestro, ottenendo poi l'avallo del Papa Pio VII, e costituendo in tal modo un nuovo Ordine cavalleresco prettamente cattolico ( detto in seguito S.M.O.M. ), sotto diretto controllo del Papato. Tale nomina e conseguente pretesa di discendenza dall'Ordine originario non trovarono alcun riconoscimento all'epoca dei fatti ( a esempio nel già nominato Trattato di Amiens ), per cui si può legittimamente affermare che il Principe Tommasi fu non il 71° Gran Maestro del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme - come l'Ordine Papale ha sempre ostentato per assurgere al ruolo di " legittimo " continuatore dell'Ordine originale - bensì il 1° Gran Maestro di tale nuovo Ordine Militare ( ma questa è una storia che non ci riguarda ).

Storicamente lo SMOM non può pertanto considerarsi altro che una organizzazione cavalleresca, riservata esclusivamente ai cattolici, non a carattere ecumenico come il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme ­Cavalieri di Malta che, non a caso, aveva avuto come Gran Maestro l'ortodosso e sposato Zar Paolo I; una organizzazione cavalleresca creata dalla Chiesa Cattolica e poi da essa successivamente riconosciuta rendendola autonoma nell'ambito delle proprie prerogative, ma senza alcun legame storico-giuridico con l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta.

Per tutto il secolo XIX, il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme mantenne un atteggiamento prudente, preferendo rimanere presso la Corte Imperiale Zarista, unica pronta a prestargli soccorso nel momento del bisogno, piuttosto che riavvicinarsi a quell'Europa cattolica che non lo aveva difeso, soprattutto per paura delle spinte anticlericali che in quel momento dominavano, avendo la Francia come prima ispiratrice.

Una scelta aggravata dalla crisi seguita alla Rivoluzione di Ottobre che, tuttavia, non mette in discussione i presupposti giuridici e storici del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta, come dimostra il citato Trattato di Amiens che non fa alcun riferimento al nuovo Ordine Papale, che pure era già nato un anno prima. Protagonista di quell'accordo con le potenze europee fu soltanto l'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme protetto dallo zar di Russia, diretto partecipe di quell'accordo con Regno Unito, Francia, Spagna, Austria e Prussia.

Nessuna concorrenza, quindi, fra i due Ordini, se non quella del riconoscimento, anche a livello giudiziario, della diversità storica e della rappresentanza formale e sostanziale che ne è derivata e ne deriva. Non a caso, nel 1859, Francesco II re delle Due Sicilie riconosce, attraverso la documentazione dell'Archivio Reale, con riferimento alla Famiglia Paternò e alla consanguinea Famiglia Paternò Castello Ayerbe Aragona, il " Cristianissimo Ordine di San Giovanni Gerosolimitano, detto di Malta, sino da prima del 1400 ". E un altro documento di Casa Borbone, del 1835, precisa che gli ordini cavallereschi riconosciuti sono: quelli papali, quelli " dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni, detto " militense ", e quelli del Militare Ordine del Collare di Santa Agata della Serenissima Casa Paternò Castello Guttadauro d'Emmanuel ". Nessun richiamo allo SMOM neppure nella documentazione di una Casa regnante legata al Potere papale.

Agli inizi del secolo scorso, sempre essendo riconfermata la Imperiale Protezione Russa, il Granduca Alessandro Michajlovich ebbe mandato da suo cugino e cognato lo Zar Nicola II di procedere alla costituzione del Gran Priorato d'America.

Il 10 gennaio 1908, al Waldorf Astoria di New York, si costituiva ufficialmente il Priorato d'America dell'Ordine. L'atto costitutivo era sottoscritto da S. A. I. il Granduca di Russia Alessandro Michajlovich, il P.pe Pietro Trubetzkoi, il P.pe Michele Khilkov, il Conte Alessandro Buturlin, il Conte Alfredo di Choiseul­Gouffier, il P.pe Amm. Paolo Ligny, il Barone del S. I. James Harden-Hickey, il Conte de Boissiere, il Barone de Rosen ( ambasciatore russo negli U. S. A. ), Carlo Magno Tower ( ministro U. S. A. e ambasciatore in Russia, Austria e Germania ), Hethelbert Watts ( Console Generale degli U. S. A. a San Pietroburgo ), il Barone L. Hengelmuller von Hengervar ( ambasciatore d'Austria negli U. S. A. ) e molti altri.

Cinque anni dopo, il 1° settembre 1913, alle ore 16, il Sovrano Consiglio dell'Ordine riunitosi al Waldorf Astoria eleggeva il Granduca Alessandro Michajlovic 71° Gran Maestro dell'Ordine e Gran Priore d'Europa e d'America. Il Granduca, con l'assenso imperiale, accettava l'elezione.

Fu dopo gli avvenimenti della Rivoluzione bolscevica del 1917 che molti appartenenti all'Ordine, accolti negli Stati Uniti, si prodigarono per dare nuovo impulso al Gran Priorato Russo, ricostituito nel 1928, sotto lo stesso Granduca Alessandro e poi retto dal P.pe Serge Trubetzkoi.

Il Granduca Alessandro morì nel 1933, e per una trentina di anni vennero eletti solo dei Luogotenenti Gran Maestro. Nel frattempo, la sede venne spostata a Shickshinny in Pennsylvania e Gran Cancelliere dell'Ordine venne eletto il Colonnello Charles L. Thourot Pichel.

Il 13-01-1934, Sua Altezza Imperiale il Granduca Cirillo, Capo della Casa Romanoff, con un atto complementare, confermava l'ammissione nell'Ordine di un barone francese, immesso precedentemente per decreto del defunto zar Nicola II.

Il 24-11-1936, con decreto n° 203, lo stesso Granduca Cirillo Wladimirovic conferiva al Gran Cancelliere dell'Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme Col. Charles L. Thourot Pichel la medaglia d'oro per " Zelo ed Assistenza ", nella sua qualità e funzione.

La Casa Prinicipesca Petrucci di Vacone di Siena, che da sempre aveva dato all'Ordine eminentissimi Gran Priori, aveva nel fratempo, attraverso la persona di Don Basilio Ugo Otello, confermato la sua protezione all'Ordine.

Da sottolineare, fra l'altro, che, sotto la cancelleria del col. Pichel, Charles Habib Malib (già Presidente dell'Assamblea Generale dell'ONU, Presidente del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, della Commissione per i diritti umani e ministro degli Esteri del Libano) diviene Cavaliere e succesivemente Seretario di Stato dell'Ordine.

Grazie al suo impegno, al Sovrano Ordine Ospitaliero di san Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta - il 3 febbraio 1961 venne accordato lo status di Membro Osservatore dell'Assemblea Generale delle Nazioni Uniti a New York. L'Ordine, a giusto titolo, rinunciò a tale riconoscimento in quanto stato Sovrano, pretendendo di vedersi riconosciuto lo status di Membro Effettivo dell'Assemblea.

Solo nel 1966 fu nominato un nuovo Gran Maestro nella persona del Principe Crolian William Edelen de Burgh.

Lo stesso principe Petrucci, sotto il Gran Magistero del de Burgh, venne nominato ran Canceliere della Sovrana Istituzione.

Grande fu l'impegno de principe Petrucci, nella sua qualità di Gran Cancelliere, riguardo l'apertura di nuove relazioni diplomatiche, nonché nella ricerca di un territorio sul quale l'Ordine potesse esercitare nuovamente, dopo quasi due secoli, quella Sovranità territoriale cui mai aveva rinunciato. Suo è l'impegno nella stesura dell'ultimo Statuto del 10.6.1975, registrato in Roma.

In attesa di poter nuovamente far sventolare la bandiera dell'Ordine su un territorio sovrano, e contemporaneamente alla propria elezione di massima carica, avvenuta nel 1976, di 73° Gran Maestro, dopo aver visto nuovamente confermato il riconoscimento Sovrano, con immunità diplomatiche a ogni effetto attivo e passivo, dalla suprema Cotre di New York in data 22 aprile 1976, la sede dell'Ordine è stata riportata a Roma.

Purtroppo. il 29.10.1977, in Roma, il Gran Maestro decedeva premauramente, e il Capitolo Generale, riunitosi tre settimane dopo in Vienna, eleggeva quale 74° Gran Maestro il Principe Arnaldo Leopoldo Petrucci, figliodel scomparso Gran Maestro.

Don Arnaldo Leopoldo è pertanto l'erede di quella Serenissima Casa Petrucci, a cui fanno riferimento, fra gli altri, i documenti dei Borboni del 1825 e 1859, a dimostrazioni delle ragioni giuridiche originarie del Sovrano Ordine Ospitaliero di San Giovannidi Gerusalemme - Cavalieri di Malta, che impediscono mistificazioni e alterazioni della verità storica.

Alla morte del Gran Canceliere T. Wildund, succeduto al Col. Pichel, un lungo periodo di sconforto allontanò momentaneamente il Gran Maestro dalla Personale cura dell'Ordine, che vide la nascita di rami che nulla hanno a che vedere con pretese di sovranità e indipendenza.

Il Principe Gran Maestro scelse di transferire la propria residenza nelli Stati Uniti, designando il polacco S.E. Kolakoski quale Gran Cancelliere e proprio rappresentante speciale in Europa.

La nomina a Gran Cancelliere di S.E. Kolakoski, amico personle di S.S. Giovanni Paolo II, ridiede momentaneamente linfa vitale al Sovrano Ordine.

Nell 1977, l'Ordine viene iscritto nel Rgistro delle Persone Giuridiche, al n. 04/45 del Tribunale Civile e Penale di Enna, e viene registrato (a conferma di già avvenuto a New York), quale Ordine Sovrano ... (ommisis) ... che gode tradizionalmente di speciali diritti sovrani con immunità diplomatiche ad ogni effetto attivo e passivo".

Il 12.05.1977, (ancora regnante il Principe Don Basilio Petrucci), e, succesivamente, il 17.02.1978, il Ministero della Sanità della Repubblica Italiana, e il Ministero dell'Interno prendono atto ufficialmente della presenza e della preziosa opera sociale umanitaria perseguita dell'Ordine sul territorio italiano.

Sul fronte religioso, il 6 gennaio 1977 veniva ricostituito, presso il Vicariato di Roma, in San Giovanni in Laterano, il Pio Sodalizio.

In data di 28.06.1983, S.B. Stephano I Sidarious, Cardinale e Patriarca di Alessandria d'Egitto, riconosceva per speciale decreto che gli Ospedalieri di San Giovanni, Istituto Secolare Laicale di specifica vocazione al settore sanitario e ospedaliero.

Oltre Atlantico, a dimostrazione del pieno riconoscimento della continuità giuridica e storica, l'Ordine di San Giovanni ottenne, in data 23 febbraio 1981, il tributo del Senato americano, confermato, succesivamente in data 2 marzo 1995.

Processo che si arrestò, ancora una volta, con la scomparsa del Gran Cancelliere, e la nomina al medesimo ruolo di S.E. il Dott. Michelangelo Pascasio, allora presidente di sezione della Corte di Casazione.

Gli oberanti impegni costrinsero S.E. Michelangelo Pascasio alle dimissioni, presentate ed accettate al Capitolo Generale nel 1992.

A partire da quel momento, di fatto, l'attività del Sovrano Consesso cessa, particolarmente in Europa, quasi del tutto, il che dà spazio, sfortunamente, allo sviluppo repentino di un enorme numero di scedenti rappresentanti dell'unico e autentico Ordine di San Giovanni di Gerusalemme O.S.J.

Molti di questi, se non tutti, lungi dallo spirito delle origini, utilizzano la prestigiosa croce amalfitana per interessi personali, facendo mercimonio di titoli ed onorificenze, peraltro prive di ogni valore, e portando così lentamente ma inesorabilmente il glorioso Sodalizio sull'orlo della disgregazione.

L'oggettiva impossibilità, per il Gran Maestro, di svolgere pienamente il proprio mandato, e, insieme, la volontà di Gran Consiglio di riportare l'Ordine in quell'alveo che la Storia gli aveva riservato, diede, a partire dal Giubileo di 2000, inizio ad un iter che, attraverso varie fasi, porterà alla sospensione di tutte le cariche e all'elezione, in data di 30.4.2001, di S.E. il Principe Don Roberto Malmesi alla Carica di Gran Cancelliere.

Supportato dal nuovo Governo dell'Ordine, e dopo aver meddo a punto e ratificato la nuova Costituzione il Gran Cancelliere ha iniziato una campagna internazionale di azioni legali volte a chiarire la situazione.

Sotto l'illuminata guida del nuovo Capitolo Generale, l'Ordine sta riprendendi il posto che gli spetta, siglando trattati bilaterali di reciproco riconoscimento con altri Stati Sovrani che ne hanno riconfermate l'indipendenza e la sovranità, dando altresì vita alla Fondazione incaricata di gestire le attività umanitarie dell'Ordine stesso.

Tutto ciò senza dimenticare di rafforzare la propria struttura, estendendo la presenza in ambito mondiale, in Europa, America, Australia, con particolare riguardo ai territori Medioorientali nei quali ha le sue originarie radici, e revisitando i vlori che gli obiettivi originali alla luce dei cambiamenti intervenuti sul piano storico, culturale e sociale.

Nel luglio 2006, spinto dal Capitolo Generale, il Gran Maestro Don Arnaldo Petrucci ha trasmesso, per refuta, la Gran Maestranza dell'Ordine a S.A.S. in Principe Don Roberto Malmesi, il quale ha accettato con riserva, mantenando transitoriamente unicamente il titolo di Gran Cancelliere.

Solo il 7 ottobre 2008, il Capitolo Generale O.S.J. ha ratificato la nomina di S.A.I. il Principe di Bisanzio Don Roberto Malmesi a 75° Gran Maestro el Sovrano Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme - Knights of Malta - O.S.J. , decretando altresì di porre transitoriamente la Sovrana Istituzione sotto la protezione della Casa Imperiale di Bisanzio, rendendo così l'O.S.J., a tutti gli effetti, Ordine nobilitante, per l'intervenuta modofoca degli Statuti, e riunendosi, idealmente, a quell'origine comune che, dopo la caduta di Malta a opera di Napoleone, aveva visto l'Ordine porsi sotto la perotezione dello Zar Paolo I.

Il Capitolo Generale ha altresì disposto che S.A.S. il Principe Don Arnaldo Leopoldo Petrucci venga elevato al rango di Principe Prottetore del Sovrano Ente.

S.A.I. il Principe Gran Maestro ha accettato la nomina, e ha rinnovato il proprio impegno a lottare indefessamente per l'unità e il ritorno ai valori delle origini, impegnandosi a rispettare la natura capitolare, laica e multiconfessionale dell'O.S.J.

Anche in quest'ottica, la costituzione del nuovo governo, a sostituzione delle strutture esistenti e ormai purtroppo non più al passo con i tempi, ha fra i suoi compiti istituzionali, accanto a quelli propri di Stato Sovrano, quello di richiamare "all'Ordine" i vari rami esistenti, che non abbiano i legitimi presupposti, recuperando quanti hanno smarrito la retta via e vogliano rivedere la loro posizione ( o convocandoli in giudizio affinchè venga impedito, a chi non ha titolo, di sfruttare pr fini diversi la storia, il nome e i simboli dell'Ordine).

L'Ordine ha inoltre rinnovato quella sua tradizione multiconfessionale inaugurata da Paolo I di Russia: infatti, oggi esso si onora di annoverare fra i suoi Cavalieri anche non cristiani, grazie ai quali pure si perpetua la milenaria storia, al servizio dei deboli e dei bisognosi, qualunque ne sia credo religioso, del Sovrano Orine di San Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta.

La sovranità e l'indipendenza dell'Ordine è oramai un fatto acquisito sul piano del diritto internazionale. Infatti, a prescindere dai numerosissimi riconoscimenti in tal senso prima e dopo il periodo maltese (1530 - 1798), considerando che,

• a norma dell'articolo 13 del Protocollo di Buenos Aires del 1967, un riconoscimento implica accetazione, da parte dello Stato che lo accorda, della qualita di Stato allo Stato accordatario;
• la qualità di Stato non viene meno a seguito di modofcazioni della sua consistenza territoriale;
• il riconoscimento concesso da uno stato comporta l'opponibilità nei suoi confronti (vedi Nguyen Quoc Dinh, "Droit International Public", Ed. L.G.D.J. - Paris 1994, pagg. 404 e 532);
• la sovranità significa rifiuto di ogni autorità diversa dalla propria, nell'ovvio rispetto delle regole della Communità internazionale, e che l'apertura di una rappresantanza diplomatica comporta riconoscimento implicito ' de jure ' (v. O. Scwarzenberger, "A manual of internation law", Ed. Stevens & Sons - London, 1967), trova conferma il fatto che all'esistenza presso numerosi Stati da rappresentanze diplomatiche del Sovrano Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta consegua il riconoscimento della sua piena sovranità sul piano del diritto internazionale.
 

Sovereign Order of the Hospitallers of ST John of Jerusalem - Knights of Malta - O.S.J

Dell'Ordine,

de sua natura e delle sue finalità


1. Il Sovrano Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme - Knights of Malta - O.S.J. è Ordine cavaleresco internazionale, di ispirazione cristiana, oggi ecumenico e interconfessionale, il solo in continuità diretta, e mai interrotta, con il Sovrano Consesso degli Ospitalieri di San Giovanni (Sacra Domus Hospitalis) fondato in Terra Santa nel 1048 ed ecclesiaticamente approvato nel 1113. Costretto a cedere, con la forza, il proprio territorio il 12 giugno 1798, l'Ordine ha non mai rinunciato alle proprie prerogative di Stato sovrano. È e rimarrà independente da ogni qualsiasi Stato o altre autorità temporali; le sue sovranità, indipendenza ed extra-territorialità sono state rispettate e convalidate da numerosi trattati, atti, bolle, editti e ukase, a partire dal Trattato di Amiens del 1802.

2.L'Ordine può godere dell'Alto Patronato di Case Principesche o di Autorità Religiose; in tal caso, l'Altro Patrono avrà diritto di sedere nel Gran Consiglio, con voto consultivo, e coadiuverà il Sovrano Principe Gran Maestro, quale Consigliere intimo, nella gestione del Sovrano Consesso.

3. L'Ordine, pur avendo rinunciato, date le mutate condizioni storico - politiche, ai diritti di sovranità 

sull'Isola di Malta, persegue il il riconoscimento del proprio diritto, in quanto Ente sovrano, al futuro esercizio anche della sovranità territoriale, nel pieno rispetto delle leggi internazionali, e secondo gli accordi che sottoscriverà con la comunità internazionale.

4. L'Ordine è Ente Sovrano, Soggetto di diritto internazionale, con personalità giuridica pubblica di diritto internazionale, in quanto inseparabilmente congiunto a un potere sovrano.

5. L'Ordine, su richesta del Gran Consiglio e in ragione della ratifica dell'elezione a settantacinquesimo Sovrano Principe Gran Maestro S.A.I. Don Roberto I di Bisanzio, fa parte di diritto, con l'entrata in vigore della presente Costituzione, del patrimonio araldico inalienabile e imprescrittibile della antica Famiglia Imperiale dei Lascaris Comneno Flavio Angelo Obrenovich Lavarello Ventimiglia di Turgoville. Tuttavia, per volontà del Sovrano Principe Gran Maestro, la natura dell'Ordine è confermata capitolaree la carica di Gran Maestro rimane elettiva. Al Sovrano ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme - Knights of Malta - O.S.J. è riconosciuta la fons honorum, ed è pertanto, per sua intrinseca natura, nobilitante.

6. Poiché, sin dal secolo XVI, l'Ordine ha goduto della pprotezione della Serenissima Casa Principesca dei Petrucci di Vacone e di Siena, che ha donato la Sovrano Consesso due Gran Maestri, numerosi Gran Priori ereditari del Gran Priorato di Toscana, giusto decreto del Gran Maestro Frà Giovanni L'Eveque De la Cossiere, unica Entità a garrire il glorioso vessillo dell'Ordine nel disfacimento determinato nel 1797, dalla rottura, da parte di Napoleone, dell'Ordine istituzionale dell'armata Malta, si instituisce, con la presente Costituzione, l'Alto Patronato della Serenissima Casa Principesca dei Petrucci di Vacone e di Siena; l'attuale Capo di nome e d'Arme, S.A.S il Principe Arnaldo Leopoldo Petrucci, già settantaquattresimo Gran Maestro O.S.J. , assume il titolo di Alto Patrono, con i potri e le prerogative riconosciuti dalla presente Carta.

7. il Sovrano Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme - Knights of Malta - O.S.J. ha fissato, storicamente, le proprie Sedi in:
• Gerusalemme;

• Isola di Rodi;

• Isola di Cipro;

• Isola di Malta;

• San Pietroburgo;

• Francia;

• Stati Uniti d'America;

La Sede principale dell'Ordine è stabilita nella residenza del suo Sovrano Principe Gran Maestro, salvo che questi non decreti diversamente. Egli può anche decretare l'istituzione di sedi secondarie dell'Ordine nella località ritenute più opportune. Tutte le predette sedi dell'Ordine, direttamente destinate al proseguimento dei propri fini istituzionali, godono tradizionalmente dei privilegi e delle immunità generalmente accordati alle Rappresentanze diplomatiche estere regolarmente accreditate. I locali, gli archivi, e, in genere, tutti i documenti che appartengono o sono in possesso dell'Ordine sono perciò inviolabili.


8. Le finalità precipue dell'Ordine, conciliate con le mutate esigenze dei tempi, sono: perpetuare le gloriose, onorevoli tradizioni della più antica e virtuosa cavalleria nel mondo moderno, in cui e più che mai urgente e necessario che gli uomini di buona volontà e merito si associano liberamente per combattere uniti il male in ogni suo aspetto e per difendere i valori perenni dello spirito; riaffermare così il primato dello spirito sulla carne, debellare l'invadente materialismo in tutti i campi; tutelare, concretamente e positivamente, nell'ambito della legalità , i diritti umani, senza distinzioni di razza, credo religioso o politico, sesso, condizioni culturali e sociali, perché non ce sia più la fame, perché sia eliminata la miseria, perché sia preservata la pace e la libertà, perché la giustizia sociale possa costituire realtà autentica. Pertanto, l'Ordine non ha scopi né attività di lucro e persegue invece, con zelo e dedizione, esclusivamente fini di:

a) assistenza medica e ospedaliera, beneficienza, carità, filantropia, &c.;
b) istruzione, insegnamento, educazione, cultura, didattica, studio, ricerca, scienza, storia, lettere, &c.;
c) dialogo e convivienza tra fra i popoli di tutte le confessioni religiose riconosciute nel mondo; l'Ordine difende gli ideali di un mondo libero e il diritto naturale.

9. L'Arme dell'Ordine è: di rosso alla croce piana d'argento; il tutto accollato à una croce biforcata di bianco brodata d'oro e timbrato di corona imperiale bisantina e posto in petto a un'aquila bicipite spiegata d'argento coronata all'imperiale su entrambe le teste, tenente nell'artiglio destro uno scettro del bordo e nel sinistro un globo dello stesso centrato dell'aquila sostenente una croce patente d'oro; il tutto cimato da una corona imperiale russa dalla quale pendono due infule svollazanti di rosso brodate e frangiate d'oro.

10. Le insegne dell'Ordine sono regolate da apposito regolamento.

11. La bandiera dell'Ordine è regolata da apposito regolamento.

12. Il Gran sigillo dell'Ordine è regolato da apposito regolamento.

13. Il motto dell'Ordine è "Pro fide, pro utilitate hominum".

14. La giornata commemorativa dell'Ordine è il 24 giugno, San Giovanni Battista.

15. Lingue ufficiali dell'Ordine sono: l'inglese, l'italiano, il latino.

16. La sigla intenazionale dell'Ordine, di cui potranno munirsi anche le vetture autorizzate dal Sovrano Principe Gran Maestre è: O.S.J.

17. L'Ordine trae le risorse e il sostentamento dai contributi dei cavalieri, dalle sovvenzioni, dalle donazioni e dalle eredità, con o senza assegnazioni speciali, dai rendimenti dei suoi beni mobiliari e immobiliari.

Per saperne di più sulla nostro ordine visita il nostro sito e non esitare a contattarci per essere assistito personalmente.

Se sei interessato a conoscere le nostre strutture e diventare socio visitaci in 240 Central Park 50, New York N.Y.. Telefono: 00386518921330038651892133.



Maggiori informazioni https://www.knigtsofmalta.eu/

Le benemerenze conferite non a scopo di lucro ma ad alto contenuto spirituale, sono per  chi le riceve un alto impegno  morale e di fede,      (indipendentemente dal sistema Dottrinale seguito)                 

   per loro stessa natura, quindi non ricadono nei dettami della Legge 178 del 3 marzo 1951 ( per  IT ).

 

 

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La Batalla de Lepanto - Documental

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La Batalla de Lepanto

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www.youtube.com/watch?v=A0Fh0BOUZLQ

 

Film 11 Settembre 1683

https://www.youtube.com/watch?v=F3w4KyDBKIA

1683 - I Turchi alla conquista di Vienna Parte1.avi

https://www.youtube.com/watch?v=KDQzy86PuxA

1683 I Turchi alla conquista di Vienna Parte3

https://www.youtube.com/watch?v=PcNU6VIltM4

1683 I Turchi alla conquista di Vienna Parte4

https://www.youtube.com/watch?v=lzpVi8c3AEk

La Battaglia di Lepanto domenica 7 ottobre 1571

https://www.youtube.com/watch?v=eY6bvjtbL18

ATLANTIDE - La battaglia di Lepanto

https://www.youtube.com/watch?v=deNhto8xMtM

Lepanto, la battaglia che cambiò la storia dell'Europa: Barbero ne racconta antefatti e conseguenze

THE KNIGHTS OF ST JOHN Part 5

25.12.2015 20:11

https://www.youtube.com/watch?v=1f0-o4Jq8Fs

THE KNIGHTS OF ST JOHN Part 4

25.12.2015 20:10

https://www.youtube.com/watch?v=F_Ahnzdg_GE

THE KNIGHTS OF ST JOHN Part 3

25.12.2015 20:08

https://www.youtube.com/watch?v=xNuEKkz7yvc

THE KNIGHTS OF ST JOHN Part 1

25.12.2015 20:06

https://www.youtube.com/watch?v=mA1-x76Vs98

THE KNIGHTS OF ST JOHN Part 2

25.12.2015 20:07

https://www.youtube.com/watch?v=wD4XfRTBJz8

Order of St. John of Jerusalem, Knights Hospitaller (Malta) The Americas Priory

25.12.2015 20:02

https://www.youtube.com/watch?v=x4O99NQ8Xck

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Eventi Privati

14.12.2015 18:56

5 Maggio 2010. Assemblea Generale Srraordinaria. Solo per associati e beneficiari. Invita la...

Eventi Pubblici

14.12.2015 18:55

27 Marzo 2010. Salone principale di KNIGTS OF MALTA. Aperto per il publico maggiore di...

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